UN GIROTONDO INTORNO ALLA SPERANZA di Giovanni Calabrese


“Quando la fede muove le montagne”. Un progetto dell’artista belga Francis Alys.

L’obiettivo era quello di spostare di 10 cm una duna. Parteciparono 500 volontari in questa folle impresa, ottenendo il minimo risultato con il massimo sforzo. Evidentemente non era importante il risultato, ma la partecipazione della gente che grazie alla fede e all’unione delle forze ha dimostrato di poter raggiungere obiettivi straordinari.

La grandiosità e la spettacolarità del progetto testimoniano come l’unione delle persone riesca a compiere azioni impensabili per il singolo individuo, facendo emergere il potere della collettività. Allo stesso tempo il gesto si pone come qualcosa di effimero ed insensato. Lo spostamento di 10 cm rispetto ai 200 metri dell’intera duna in realtà non è nemmeno percepibile. E’ tutto basato sul credere al valore dell’unione, anche senza un immediato ed effettivo riscontro che può cambiare il  mondo, ma che almeno può iniziare a cambiare il nostro modo di vederlo.

Insomma, chi l’ha detto che se Maometto non va alla montagna, la montagna non possa andare da   Maometto?

Tre fischi di fine partita. Un girotondo in campo con la comunità. Un lenzuolo che copre una tela bianca posta al centro del campo per raccogliere le testimonianze di partecipazione e desiderio di cambiamento, oramai consumati da una città troppo distratta dal potere di pochi sugli interessi di molti. Alla fine arriva il calcio d’inizio di una partita tutta da giocare ma al contrario.

Ecco cosa è stato “CAMPO LIBERO”, un flashmob come quello dell’artista Francis Alys. Una prova di partecipazione, una partita che non cerca a tutti i costi il risultato ma cerca di unire le forze in una missione per il cambiamento della nostra città, avendo la stessa fede che sposta le montagne.

22 metri alla volta.

Abbiamo iniziato da Capodimonte con Luigi Sparandeo candidato di quartiere. Poche parole le sue ma piene di timidezza che nascondono l’impegno concreto di un ragazzo che vuole ribaltare la sua storia e quella del suo quartiere. Poi a San Modesto con Roberta Racioppi e Francesco Micco i nostri due candidati che oltre l’impegno sociale sono testimoni da troppo tempo di un storia senza lieto fine che scendono “in campo” per restituire identità ad uno spazio di città schiacciato dall’abbandono.

Invertendo la prospettiva, si gioca una partita diversa, mettendo “IN CAMPO” non la promessa elettorale del risultato ma la partecipazione di un popolo in difesa di un interesse nella vita di tutti i giorni.

La politica è fatta di piccoli gesti che però cambiano la vita.” conclude nel video Moretti.

La vita si cambia incontrandosi per condividere un’altra possibilità, anche quella di spostare di 10 cm una montagna.

Civico22 ringrazia per la collaborazione: 

Luca De Ieso     per il suo lavoro di ripresa e per la realizzazione del video

Francesca De Nigris      per aver collaborato nella progettazione del flashmob

Foto Credit   LUCA DANIELE

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